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giovedì 27 giugno 2013

Che differenza c'è tra Te ed un Trattore?

Io sono una macchina biochimica, niente anima. Coscienza si. Coscienza di essere una macchina biochimica. E il bene e il male non esistono: in ogni bene c'è un po' di male e in ogni male c'è un po' di bene. Concetto ingYang
G.M.
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Allora alzo le mani.
Sono d'accordo con te
in ogni bene c'è un po' di male e in ogni male c'è un po' di bene. 
Ma se sei solo una macchina biochimica, che differenza c'è tra Te ed un Trattore?
Ciao 
P.
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...il trattore funziona con un motore a scoppio: ci sono cilindri che comprimono la miscela e una candela che fa espoldere la miscela diverse volte al secondo. Il cervello, il mio, il tuo, e quello di chiunque altro, funziona con degli impulsi elettrici che vengono scambiati da un neurone all'altro, i segnali elettrici sono incrementati o decrementati dalle sinapsi, le quali si adeguano alle esperienze e a ciò che ci succede. Anche il credere in dio è una interazione elettrica: ci sono dei neuroni in cui risiede la nostra idea di dio. Quella può saltar fuori in caso di mania. A qualcuno questa idea salta fuori sempre anche senza essere in mania.
G.M.
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Perfetto!!! Hai ragione!!!
Hai dato una descrizione giusta delle differenze.
Io però ti vorrei far notare un altra tra il trattore e noi c'è la VOLONTÀ, mi spiego meglio
il trattore è una macchina fatta de fero(alla romana) e plastica se ha tutti i livelli a posto, diesel, olio, acqua, batteria ecc. giri la chiave e BRRR!! Parte.
Gli esseri umani sono delle macchine biochimiche anche se hanno tutti i livelli apposto, ormoni, proteine, piastrine ecc. hanno una casa, hanno da mangiare, hanno due gambe per camminare, 2 braccia per lavorare ed una testa per pensare, si svegliano la mattina(giri la chiave) ed avvolte non partono. ed a voglia ad insistere semplicemente non vuole partire
Come mai?
Oppure la macchina si sveglia è si sente un Dio un Superman, grazie a questi super poteri si  sente il padrone del mondo di poter far tutto senza render conto a nessuno; vuole fare continuamente sesso, offende tutti e tutto, odia tutto e tutti,guida come ShumaKer nel traffico, dorme poco o nulla
Cos'è che non fa partire la macchina biochimica, oppure parte troppo veloce come mai?
Eppure è tutto apposto, non manca nulla
Perché gli impulsi elettrici che determinano il movimento i pensieri  non fanno partire la macchina? Oppure la fa andare a 1000
Perché? gli impulsi elettrici gli dicono che non vale la pena, gli sta fatica, il mondo è brutto, non vali niente, ma chi te lo fa fare e così via
Eppure il mondo fuori è bellissimo pieno di colori, cose da scoprire, posti nuovi da visitare, gente da amare
Perché? gli impulsi elettrici gli dicono che è un Dio o un Superman, eppure basterebbe poco per sconfessare questa immaginazione creata da impulsi elettrici, basterebbe fermarsi per vedere se attraverso i muri o ci vedo attraverso, se trasformo i sassi in pane e carne, se cammino sulle acque.
Ed anche se aggiungi sostanze che secondo esperti fanno bene, esperti che il più delle volte hanno solo sentito dire ed i quali mai hanno provato queste sensazioni; non cambia nulla anzi il più delle volte si peggiora acuendo i sintomi ed avendo altri problemi fisici.
Come mai alcuni si ed altri no? Alcuni sono  più sensibili ed altri non gliene frega nulla
I trattori della serie Fiat 480 sono tutti uguali non cambia assolutamente nulla tra il nr 1 ed il nr 1000 non cambia assolutamente nulla.
Noi macchine biochimiche siamo tutte diverse 7mld tutti diversi e di questi nessuno è  uguale ad i suoi avi.
Noi macchine biochimiche abbiamo oltre al corpo che si può toccare, guardare, annusare, insomma è costituito di materia come il trattore solo che anziché di fero  e fatto de carne ed ossa. Questo corpo
ha bisogno di cibo per mantenersi e rigenerarsi, cibo costituito da alimenti che forniscono ad esso tutte le sostanze di cui ha bisogno, proteine, grassi, zuccheri, minerali ecc.; infatti parte della mela mangiata andrà a costituire in nostro corpo
Noi macchine biochimiche Abbiamo anche uno spazio Virtuale non concreto, non si può toccare, o vedere o annusare, creato da impulsi elettrici, che vanno a costituire dai nostri pensieri, e di conseguenza la nostra fantasia, la nostra creatività,
la nostra volontà la nostra spiritualità ma soprattutto la nostra coscienza e la nostra Anima.
Questo spazio virtuale per mantenersi e rigenerarsi ha bisogno di cibo come il corpo, solo che il suo cibo non sono le mele o la carne, ma ha bisogno di profumi, di suoni, di immagini, ma soprattutto di PAROLE.
Quindi se uno nutre solo il proprio corpo fisico con alimenti buoni e qualche sostanza sintetica, se vuol star bene deve anche nutrire il suo corpo virtuale, che chiamo ANIMA, con profumi buoni, suoni gradevoli, immagini positive e soprattutto parole buone, di cui siamo circondati, dai cartoni animati al Vangelo

Grazie
Un abbraccio
P. :):D;)

mercoledì 12 giugno 2013

I colori dell'arcobaleno

un saluto a tutti.
c'è qualcuno che può darmi la speranza che ritroverò i colori dell'arcobaleno nella mia vita?
prendo tanti farmaci, ben dosati dicono.
non c'è depressione e non c'è ipomaniacalità-.
 ma non c'è neanche vita.
sono spento, anafettivo, vuoto dentro.
come vivere cosi?
un abbraccio
G.
Risposta
Tutto cambia, tutto passa e tutto torna..
Compreso i colori..
A volte la vita si mostra a tinte più scure a volte in bianco e neri
A volte multicolor... Vale x tutti.
C'è chi ha conosciuto queste variazioni più marcate
Vedi noi. Più sensibili alle variazioni.
C'è chi è più neutrale e chi astigmatico...
Stai pur certo Giorgio che la tua apatia ed anaffettività
Sono momentanei...
Prendili come una pausa x recuperare..

Quando ripenso a quei momenti vissuti con il timore
Di non vedere più a colori ricordo con nostalgia
La sensazione di profondità che comunque mi caratterizzava...
A detta anche di chi ha vissuto con me quei momenti..

Se puoi fai terapia cognitivo comportamentale, 
Basata sulla parola e sulla autoanalisi del momento
Presente!!!

Oppure trova tu una strategia.. 
Anche semplice x poter utilizzare queste sensazioni,
Scrivi, disegna, ascolta musica, passeggia, danza
Fai yoga, sport, qualsiasi cosa....

Cogli questa profondità!!!

Tieni duro, se ti è già successo di stare così 
In cuor tuo sai già che il colore tornerà!
Saluti B.

sabato 24 novembre 2012

Elisa

Io ho iniziato con i farmaci che avevo 14/15 anni (adesso ne ho 30), la prima diagnosi che mi fecero (all'istituto stella maris di Pisa) era di depressione in comorbilità con la bulimia. La Bulimia era vera e reale, la depressione è difficile dirlo, perchè soprattutto nell'adolescenza si corre il rischio di scambiare semplici stati d'animo per patologie...Comunque, li mi ero trovata  abbastanza bene, la psichiatra che mi seguiva si è comportata onestamente e l'antidepressivo che prendevo non era devastante. Poi sono diventata maggiorenne e mi hanno "scaricato" perchè quel centro era solo per l'età evolutiva. Mi sono ritrovata persa, ho smesso i farmaci e le mie condizioni sono peggiorate. Ho tentato vari percorsi privatamente, ma non sono riuscita mai a fidarmi davvero e così interrompevo sia la terapia che i farmaci che mi prescrivevano. A 25 anni ho fatto l'incontro che ha veramente devastato. Andavo da uno psichiatra che mi ha fatto così tanto del male che ancora oggi ne vivo le conseguenze, che ormai sono diventate gestibili, ma non è stato facile uscirne. Questo individuo che ancora oggi lavora indisturbato, è stato dannoso, non tanto per i farmaci chem i faceva prendere, quanto per il comportamento che ha tenuto con me. Te la faccio breve: diceva che si era innamorato di me, che voleva passare il resto della sua vita con me, ed altre cose simili..non ha mai voluto che lo pagassi, e poi abbiamo cominciato a vederci fuori dall'ambulatorio..Io mi ero innamorata davvero, non era transfert o roba così. Io non lo avevo idealizzato, lo vedevo così come era e ne intuivo anche i difetti, ma come ti ho detto lo amavo davvero. Lui midiceva che la nostra relazione doveva rimanere nascosta per il momento perchè secondo lui gi altri non avrebbero capito...poi emerse l'amara verità. venni a sapere nel peggiore dei modi che lui stava con un'altra donna. la sera stessa tentai il suicidio.A 26 anni la mia vita era finita. Sono stata in coma per qualche giorno, e se sono viva lo devo a mia madre che quella maledetta notte ebbe un presentimento, sì sveglio ed entrò nella mia stanza in tempo per salvarmi. Mi è stato detto che se fosse entrata la mattina dopo probabilmente io non sarei qui a parlare.
Gli anni successivi sono stati un incubo. Un'essere rimpallata da un centro all'altro. farmaci su farmaci.
e oltre alla ferita per quell'amore calpestato, ingannato e tradito si aggiungeva la paura di parlarne, perchè dopo tutto io ero la matta e lui il professionista
Nel 2010 mi sono spontaneamente ricoverata in una clinica per disturbi alimentari a Parma. Ci sono rimasta sei mesi. Il bilancio di quell'esperienza è difficile da fare. da un punto di vista umano è stato positivo per le persone che ho conosciuto e per lo scambio umano (con gli altri ricoverati).Ma i medici lì erano di manica molto larga: mi bastava dire che mi sentivo triste per avere la terapia aumentata. Una mattina sono svenuta perchè mi avevano alzato il seroquel e io non lo tolleravo.

Tornata a casa la situazione non è migliorata. Non risucivo più a lavorare o a studiare. Stavo a casa e dormivo, se non dormivo vegetavo. Certo non mi sentivo più triste, perchè non sentivo proprio più niente.
Nel frattempo anni e anni di bulimia hanno presentato il conto: ulcere, calcoli e denti persi.

Quest'anno a marzo ho compiuto 30 anni e mi sono sentita una fallita, un'ameba. Ho sentito che il tempo stava passando e io era rimasta ferma da qualche parte e mi ero persa. Ho preso il coraggio a due mani e nel giro di pochi giorni ho deciso di sottopormi ad un'intrvento piuttosto lungo per risolvere i problemi fisici. Adesso non ho più la cistifellea e un pezzo di stomaco.
E' stato doloroso e faticoso, ma mi sento di aver fatto la cosa giusta. Ho anche deciso di terminare l'università, abusando un pò delle mie energie ho dato tutti gli esami che mi mancavano e a febbraio mi laureo. Avrei dovuto laurearmi ad ottobre, ma un secondo ricovero per complicazioni post operatorie mi ha costretto a rimandare.

Adesso prendo solo l'efexor, non riesco ad abbandonarlo per il momento. Non me la sento proprio.
tutto il resto l'ho interrotto tra la fine del 2011 e l'inizio di quest'anno, perchè a seguito di analisi del sangue è emerso che il mio organismo non metabolizzava ne il litio ne i neurolettici..pensa, mi avevano aumentato i farmaci fino ad avere gli effetti collaterali permanenti e non serviva proprio a niente...

In conclusione, non so dirti che se oggi io stia bene o se sia felice, ma mi sono riappropriata della mia vita, e questo mi basta.